LE ATTIVITA'
La Malattia di Parkinson non ha ancora una cura risolutiva ed oltre alla terapia farmacologica si affianca spesso la fisioterapia, sempre consigliabile per le persone affette da Parkinson. Gli approcci terapeutici più recenti hanno evidenziato l’importanza della prospettiva multidisciplinare e l’utilità della riabilitazione, sia nella sua forma “classica”, come la fisioterapia, che in una o più delle sue forme cosiddette “terapie complementari”. Le terapie complementari, essendo quasi sempre pratiche di gruppo, hanno anche il grande vantaggio di favorire la socializzazione. Questo è utile anche dal punto di vista psicologico: perché spesso il parkinsoniano tende ad isolarsi, per nascondere il suo stato; incontrarsi con chi condivide la sua condizione lo aiuta ad affrontarla meglio. Queste terapie non farmacologiche contribuiscono a mantenere la plasticità neuronale. Il trattamento non farmacologico riduce i disturbi comportamentali ed aumenta le performance nelle attività funzionali. Il trattamento riabilitativo del soggetto con Parkinson si propone innanzitutto il mantenimento della situazione psicofisica del paziente e la prevenzione di danni secondari e terziari, cioè delle problematiche non direttamente causate dalla patologia primaria, ma dalla riduzione del movimento, dell’attività fisica generale, dei contatti sociali, ecc.. Per tali motivazioni vengono programmate per il 2020 le seguenti attività:
DANZATERAPIA

La danza è un’attività motoria che, senza controindicazioni, divertendo, rende più elastici, tonici e asciutti. Molti studi hanno dimostrato gli innumerevoli benefici ottenuti da chi la pratica con costanza: maggiore equilibrio e fluidità nei movimenti; potenziamento dell’apparato cardiovascolare e polmonare; rafforzamento delle ossa.
I benefici toccano anche la mente. Studi scientifici hanno dimostrato che il ballo è in grado di prevenire e combattere numerose patologie psichiche tipiche della terza e quarta età. Dal deficit di memoria, alla Malattia di Parkinson, all’Alzheimer. Ad esempio, gli scienziati hanno dimostrato come pazienti con la Malattia di Parkinson, sottoposti a lezioni di tango argentino, mostrino miglioramenti molto più significativi nella mobilità funzionale di coloro che si esercitano convenzionalmente. Infatti, questo ballo di coppia, più di altri, è in grado di sviluppare diverse capacità psicomotorie, prima fra tutte l’equilibrio dinamico, grazie alle differenti velocità di esecuzione, ai continui arresti ed accelerazioni, ai bruschi cambiamenti di direzione e deambulazioni in arretramento.
FISIOKINESITERAPIA

Percorso terapeutico che permette di conservare una buona funzionalità della struttura motoria, dei muscoli e delle articolazioni per contrastare i disturbi del movimento tipici della malattia di Parkinson, con i seguenti obiettivi:
- Mantenere l’escursione articolare e prevenire eventuali contratture muscolari e posture scorrette;
- Rendere più veloci i movimenti migliorando la coordinazione e l’equilibrio;
- Aumentare la consapevolezza propriocettiva;
- Controllare la deambulazione lavorando sull’allungamento del passo, sul movimento pendolare di accompagnamento delle braccia, sull’avvio della marcia e i cambi di direzione
GINNASTICA POSTURALE

La Posturologia è quella branca della medicina alternativa che studia i rapporti tra la postura del corpo e determinate patologie algiche che, secondo i sostenitori di tale pratica, deriverebbero da un mal assetto posturale.
Secondo i posturologhi vari recettori del corpo, se squilibrati, potrebbero alterare la postura dell’individuo causando posizioni corporee scorrette nei tre assi dello spazio che, se in un primo tempo risultano anche asintomatiche, nel tempo potrebbero causare patologie algiche riferibili anche e/o solamente in altri apparati corporei lontani dal distretto in disfunzione.
I recettori più importanti, secondo tali teorie, sarebbero: la pelle, l’occhio, l’orecchio ed il vestibolo, il piede, le cicatrici, la mandibola ed anche vari fattori emotivi e psicologici.
Compito della posturologia è il ripristino dei corretti gesti motori, in statica e in deambulazione, riprogrammando il sistema tonico posturale in un ambito fisiologico, tramite necessariamente un intervento e un programma personalizzato multidisciplinare. L’associazione propone un ciclo di 10 sedute individuali.
LOGOPEDIA

La logopedia, dal greco logos (discorso) e padeia (educazione) è quella branca della Medicina che si occupa della prevenzione, educazione e trattamento dei disturbi riguardanti la voce, il linguaggio verbale (orale e scritto) e la comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. La difficoltà o la mancanza di comunicazione porta alla chiusura, all’ isolamento, alla depressione, alla perdita di contatto con la realtà. Nel Parkinson le alterazioni della voce sono dovute ad un cattivo coordinamento dei muscoli che controllano la respirazione, la fonazione, l’articolazione, la prosodia. Le conseguenze: indebolimento del volume della voce, affievolimento della voce, voce monotona, involontaria esitazione prima di parlare, modo veloce di parlare, articolazione indistinta, ripetizioni incontrollate. Il trattamento del paziente prevede una serie di esercizi quotidiani, su controllo del Logopedista, da eseguire da soli o con aiuto, meglio se davanti a uno specchio e con molta attenzione alla postura:
- Esercizi per migliorare il volume della voce (Obiettivo: aumentare la frequenza delle inspirazioni e limitare il numero delle parole emesse per ogni espirazione
- Esercizi per migliorare la chiarezza dell’articolazione (Obiettivo: rafforzare e aumentare l’ampiezza dei movimenti della lingua, delle labbra e delle mascelle)
- Esercizi per migliorare il controllo della velocità del linguaggio (Obiettivo: pronunciare parola per parola scandendo ogni sillaba)
IDROKINESITERAPIA

Con il termine idrokinesiterapia si indica una terapia basata sul movimento (kinesi) in acqua (idro). E’ l’insieme delle tecniche di trattamento eseguite in acqua riscaldata a fini riabilitativi e terapeutici. Le oscillazioni delle mani, dei piedi, delle labbra, del collo e della testa ottengono un notevole contributo al loro controllo grazie al contatto del corpo con l’acqua; la sensazione di contatto con l’acqua registrata dai recettori tattili è inviata al cervello che incrementa l’azione di controllo sul tremore come avviene sulla terraferma quando si inizia un’azione volontaria e finalizzata. La fastidiosa e a volte dolorosa ipertonia tipica del Parkinson che colpisce gli arti, il collo, il tronco, grazie all’azione rilassante, decontratturante ed antispastica dell’acqua calda fino a 34 gradi, trovano sollievo. La riduzione dell’aumento del tono agevola la fluidità del movimento e consente durante un esercizio per la deambulazione di recuperare la spesso dimenticata oscillazione delle braccia associata al passo. Suggerire a questo punto tutte le andature semplici (avanti, indietro, laterale ed a passo incrociato) risulta gradevole e facilitato. Passi corti, “destinazione” (inclinazione in avanti e passo che insegue il baricentro) sono disturbi che in vasca risultano molto ben controllabili. Con l’acqua al collo il peso del nostro corpo è annullato per il 90%; ciò agevola il controllo posturale, il raddrizzamento, il miglioramento dell’incedere. Un’esperienza emblematica che il nostro discorso sull’idrochinesi può annoverare fra i punti di forza, da consigliare nei casi di Parkinson e di parkinsonismi, è quella che riguarda il fastidiosissimo fenomeno del “freezing”, congelamento delle gambe, in cui i piedi del soggetto appaiono incollati al suolo. Benefici della riabilitazione in acqua:
- scarico totale o parziale delle articolazioni (minor stress articolare) con effetto miorilassante
- miglior controllo del dolore
- rieducazione alla deambulazione
- riduzione dell’edema
- mobilizzazione passiva facilitata
- maggior movimento con minor sforzo
- miglior reclutamento muscolare
- interessamento non solo del distretto interessato ma coinvolgimento muscolare e articolare globale
- benfici psico-fisici e di rilassamento
- stimolazione del flusso linfatico e circolatorio.
- propriocettività
- allontanamento del rischio di cadute e rallentamento del declino funzionale legato all’invecchiamento
AUTO - AIUTO

I gruppi di auto aiuto sono strutture di piccolo gruppo a base volontaria formate da malati e loro familiari, finalizzate al mutuo aiuto e al raggiungimento di particolari scopi. Essi sono costituiti da pari che si uniscono per soddisfare bisogni comuni, per affrontare al meglio un disagio, un problema di vita e, nel nostro caso, le problematiche psicologiche che il malato ed i familiari si trovano a fronteggiare sia nel momento della diagnosi di Malattia di Parkinson sia durante l’evoluzione della stessa. L’obiettivo principale è quello di fornire aiuto e sostegno ai membri del gruppo rispetto alla capacità di affrontare i loro problemi e al miglioramento della competenza psicologica e comportamentale. La fonte di aiuto deve risiedere principalmente negli sforzi, nelle capacità, nelle competenze dei membri che condividono il problema e sono in relazione tra loro come pari. All’interno del gruppo si condividono esperienze di vita, problemi e disagi. La comunicazione e il confronto avvengono in uno spazio protetto nel quale ciascun partecipante comprende di non essere da solo. All’interno del contesto di aggregazione si favorisce l’informazione e la coesione, si rafforza la capacità di fronteggiare la situazione stressante nell’obiettivo generale di migliorare la qualità di vita dei membri del gruppo.
ALTRE ATTIVITA'

Settimana del benessere: si tratta di un soggiorno dei soci presso una località termale in modo tale che si riescano ad unire la necessità dei soci di sottoporsi a terapie e il loro bisogno di svago, unione e condivisione.
Visita istruttiva: si tratta di una giornata in cui i soci visitano un luogo di interesse storico-culturale ed hanno la possibilità di stare insieme e di avere momenti di svago in totale serenità.
Tombolata di Natale: si tratta di un incontro con soci e non durante il quale, in totale spensieratezza, le persone giocano e trascorrono una serata in compagnia
Assistenza Fiscale: La normativa tributaria mostra particolare attenzione per le persone con disabilità e per i loro familiari, riservando loro numerose agevolazioni fiscali. L’associazione si prende carico di assistere i propri soci e le loro famiglie.
Convegni: L’associazione prende parte durante l’anno a molti convegni, per informare le famiglie sulla malattia.
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